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Te Ao Ma-ori di una bacca di ginepro
Ao mao
vorrei vederti danzare in una gonnellina polinesiana di curaçao
Ao cao
nuotare in una piscina dalle acque celesti non più dipendente dai paesi bassi francesi ma da uno Swimming Pool di colorato blues
Ao sao
curarti da sola l'isola dei Tuoi affanni da dialettali mali in buccia d'arancia
Ao bao
vederti fra musicali bacche baccanti e un gin ebbro di scorze
schiarirti
il vento violino dei Tuoi neri capelli in un enne sinfonia in gocce di sole
Ao pao
cucinare un a pollo in una salsa dionisiaca mitigata dal mirto e l'origano
pacchiana
come non mai
nel Tuo punto focale
voglio vederti zompare
anima mia
-condire la selvaggina dei miei crauti incavolati con coccole di ginepro -
dietro ad un canguro rinnovandoti nel labello erotico di un tempo a sfoglie cavernose di sublimi orchidee
- Eva
guardando il fisico
di Adamo
ebbe sotto un fico del bengala
una prima galattica erezione
non erano solo anime
dopo nove lune e qualche giorno di sole
ad amo l'ermafrodita
si ruppero a sorpresa di tutti le acque del diluvio ed i sessi nascenti si capovolsero e si separarono in un a bel giorno dal canino mordente -
ogni salto è un balzello di un avanti indietro sfuggente alle statiche imbalsamate natiche di una coscienza dove la vita a forma di lussuosa villa si è instillata in statua nel museo degli aventi antichi orrori
non sei forse se vuoi fra i fiori di petunia la più caparbiamente petulante
fra i rovi la più selvaggiamente rovente
fra i sali la più saliente
parli dei Tuoi millenni passati a ricucir fra fragole di bosco pantaloni stregati come se fosse stato solo un porto franco d'inquisizioni destinato ad un medievale oscuro decesso
mentre ad Arles cammini ancora dipingendo nella luce della Provenza
l'avvenenza
in piroette di sognante estate come una zingara del mare fra fenicotteri rosa e vascelli fantasma
tulipano in gonne di tulle
riabbraccia il Tuo Pan perduto
della zinnia sei il poligonale zinzino universale
un angolo di tiro
trasformante il mio piccolo terremoto in un formicolio stellare ancorato nel tutto
una via lattea ancor dolcemente visibile per chi non guarda il cielo con gli occhi di tutti
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l'autore Vincenzo Capitanucci ha riportato queste note sull'opera
Ao... Luce", in opposizione a Po, "Notte". Il dio polinesiano delle nuvole,.. nel Pacifico, le nuvole non sono associate all'oscurità, in quanto spesso appaiono come colonne di luce.
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