La vita è la costellazione
di amori incompiuti
di valore assoluto, motore.
L'innamoramento è cosa breve,
può avvenir prima o dopo del conoscer
una persona, che mai finiremo di conoscere,
poi sopraggiunge lo svelarsi di elementi
di condivisione oppure no, il lasciarsi
dopo una fiamma più o meno intensa
di passione. E comunque è ricerca, conoscenza,
arte e costruzione, che talvolta, avviene a metà.
Per diverse ragioni. Abitudine, fine della stima
dell'altra persona, nuovo amore improvviso.
Cambio di sesso, di identità, perdita di sensibilità,
malattia. Dopo l'amore c'è il compromesso di stima
di solidarietà, di affetto, di rispetto, e son casi rari.
Specialmente in tempi così veloci, dove tutto
è consumo continuo, anche negli affetti.
Che la nostra memoria sensoriale, schiacciata
in troppi casi dal contatto con oggetti metallici
fonti di energia che ci sfiniscono, mass media
traumi imprevedibili sempre dietro l'angolo,
umanamente non ce la fa. E in lampi di delirio
non ricordiamo più chi siamo e chi sono gli altri,
ovvero coloro che abbiamo amato. Poi, chi ha
la forza del sentire consapevole, ha delle cicatrici
negli occhi, diretti dal cuore, per un amor giovanile
oppure da poco concluso. È la ruota della vita,
il cui simbolo è quello matematico dell'infinito,
ovvero una vibrazione continua che origina la scintilla.