Il riflesso del tempo
lento sul lago,
una foglia sospinta dal vento
e muove alla quiete il pensiero,
vago,
gli spazi distanti, forse rimossi,
diviso da me
e da quel che rimane.
Il corpo è grave,
uno scrigno di marmo;
chiuso tra un io e il domani
il destino, detenuto
nella carnale dimora di una vita.
Intanto cala la sera
e l'aria si spegne,
sull'acqua le stelle sbocciate,
profuma la notte.
Un giorno sarò i resti di un tempo,
un uomo non ancora vissuto
e ciò mi consola.