che strana la cosa che mi è successa
non pensavo potesse esistere
mi cancelli dalla tua lavagna
ne rimane solo una nuvola bianca di gesso
ti rincorro fino ad abbracciare lui
sento le sue lacrime bagnarmi la spalla
lo metto nelle tue mani per vedervi sorridere
gli dono la mia benedizione sporca
sarebbe curioso avere sorrisi d'ira per voi
potrebbe divertirmi odiarvi senza sguardo
ma quanti giochi sono belli per sempre
vorrei che non foste l'unica cosa che amo
mi trovo qui a guardarvi nei miei domani
il cuore si lacera in un ghigno
deride il cervello che mi tiene in schiavitù
annuisco alla scelta ma scusate se piango
cerco di non pensare alle vostre carni
rifiuto l'unione delle vostre salive
vomito l'idea di non distinguere il vostro sudore
come posso accettarlo senza stringere i pugni
capisco il cuore
deride la mente
cerca di fermare
i suoi origami di ferro
conflitti interni che fanno rumore
rendono insensibili naso e bocca
trema la pelle fino a chidure gli occhi
che altri sensi rimangono
arriva l'ora di alzarsi dal letto
sono ancora stanco ma non posso piu dormire
un raggio invadente mi punge una guancia
sembra il bacio di una pianta carnivora
spalanco le finestre al sole per farmi vedere
rispondo al suo caldo appello
mi ammirate mentre copro le cicatrici
ancora debole sorrido senza convinzione
mi sento un bambino
mi sembra di dover scoprire ancora tutto
mi sembra di non aver vissuto ancora un giorno
mi sembra che la strada sia ancora molto lunga
almeno non ho più paura del buio