Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il Regno dei cieli.
Padre Nostro,
è questo il Tuo problema: che stai nei cieli,
e noi quaggiù,
sulla terra,
sotto i Tuoi cieli.
Padre Nostro,
che sei nei cieli,
è difficile, sai, santificare il Tuo nome,
quando ci si sente disprezzati da tutte le parti;
eppure sono questi -
i disprezzati -
sono loro che Ti lodano di più.
Padre Nostro, sì: venga il Tuo Regno,
ma troverai ben triste governare qui:
piedi stanchi,
facce tristi,
cuori colmi;
e come fare la Tua imperscrutabile volontà quando si chiede e non si riceve nulla?
Mai nulla, invero oltre al Tuo insondabile silenzio.
Padre Nostro, che sei nei cieli,
lo sai? Com'è in cielo non è in terra.
È questo il Tuo problema:
prova a tornare quaggiù, oggi,
e vedrai che qui non basta quasi mai il pane quotidiano.
Padre Nostro,
qui non abbiamo debiti né debitori;
non ci sono domeniche né riposo né sollievo dalle fatiche.
Qui noi non pecchiamo di troppa felicità,
dunque lasciacela una tentazione a sentirci vivi ancora.
Padre Nostro,
che sei nei cieli,
vieni giù;
se vuoi davvero liberarci dal male,
torna.
Verremo a prenderti, se necessario.
È questo il Tuo problema,
lo sai?
Ogni uomo ha in sé la tristezza,
e non è un peccato ricordare un dolore.