Si alza come il vento d'improvviso,
s'inerpica su strade tortuose
e ulula selvaggia e scomposta.
È vero non l'ho fatto apposta,
è uscita inacidita la parola,
si è intrecciata ai suoni della rabbia,
ha fatto scappare il canarino dalla gabbia.
I serpenti attorcigliati
hanno brindato alla luna
prima di sparpagliarsi nella radura.
I pensieri isolati da questo vuoto
non cantano melodie dolci
ma graffianti, pentole rugginite
producono suoni di lacrime infinite.