Lungo linee invisibili
roteano pietre cangianti
strette nell’abbraccio
di carne e sangue.
Bianco il respiro si flette
verso vibrante energia
dove raffica di paure mi scansa
ed io svolto nel punto d’intersezione
di immemori domande.
Ricerco l’incontro
affianco le dissonanze
penetro spazi d’ignoto stupore.
Mi specchio, densa di nuovi semi.
Con movimenti atavici e sapienti
accompagno il parto di un’altra me.