È indirizzandomi al cameriere
che riscopro il piacere del caffè e
prolungando la mia merenda immagino
l'esistenza della Macedonia.
Tra le more ed i frutteti
passeggio sugli altipiani
e gli ippocastani in fiore addobbano
le capre come signorine.
Ci annego un cucchiaio e
i denti si infrangono e la gola
stride fra i frutti del bosco e fra i
colori balcanici dopo il tramonto.