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La pentola gialla

La pentola gialla,
quella con il manico sbeccato,
è stata utile un tempo,
sembrava inaderente,
ci cuocevi tutte le pietanze.
Ricordo la cercasti
e te la coccolavi
come fosse preziosa,
ma era altra cosa
e quel che ti donò
finì in spazzatura,
era cibo amaro
non era quel che t'aspettavi.

Ora giace tra le altre,
fa parte della collezione,
peccato chiedeva attenzione,
perché il teflon è cancerogeno
non si può graffiare,
un po' come l'anima...
... ma su quella ci passeggi
non sai che male!

 

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4 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • Anonimo il 02/07/2013 14:07
    Quanti incontri preziosi nemmeno cogliamo, o sciupiamo... Quanti! E non è solo perdita nostra, è spesso dolore che si dà. Anche grande dolore.
    Tu, invece, dimostri sempre molta sensibilità. Grazie dei doni che ci fai.
  • roberto caterina il 02/07/2013 08:38
    la pentola come metafora del contenitore per il nostro tempo definito e garantito antiaderente, eppure...

4 commenti:

  • silvia leuzzi il 02/07/2013 23:07
    Vera ma che dolce sei. Sono poveri versi con i quali leniamo il nostro dolore. Il giallo poi squilla come la tromba nelle nostre orecchie.
    Grazie Roberto hai centrato il tema e penso hai notato il nesso con la tua lirica. La comunione di idee ci fa crescere. Grazie amici
  • silvia leuzzi il 02/07/2013 09:00
    Non esiste una pentola gialla amici, non fa parte di ricordi è un'allegoria della vita e della vita mia. Grazie di avermi letto, vedo che siete pazienti ahahhahahahha un salutone affettuoso
  • Alessandro il 01/07/2013 23:03
    Un tocco d'ironia e qualche ricordo per celebrare i cimeli da soffitta. Ottima
  • Anonimo il 01/07/2013 21:57
    Un bellissimo climax di ricordi e quindi di emozioni, e un notevole accento su quanto l'anima possa soffrire. Complimenti.

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