È stata una caduta rovinosa
su quel marmo spaccato dall'incuria,
non è vero che questa città
è chiusa d'indifferenza senza cuore.
Occhi azzurri, splendenti come il mare,
su un vestito logoro di una vita difficile,
solleciti di un fazzoletto immacolato
dato da mano dal callo della strada annerito.
Ci riconosciamo sempre noi vagabondi
qualsiasi siano i fronti della nostra vita;
conosciamo la durezza del suolo
dove il riposo è perduto;
conosciamo la solitudine
che si lena con un sorriso,
quello che non ti donerà nessuno;
quello che si specchia in quel vetro screziato,
venduto a buon mercato,
che riscalda come un amico;
quello che ti lasciano acquistare
le tue cinque lingue in una vita imparate.
Ci riconosciamo sempre noi vagabondi
siamo fatti di una comunicazione schietta,
senza fronzoli letterari,
dove cerco affannosa nuovi itinerari.