Il cuore dell'universo è poesia
e non vi è dubbio alcuno che lo sia
già lo dice la parola stessa
un lungo interminabile verso
percepito dal nostro essere
come un unico genio interiore
in Te ride l'oro del re non dimenticarlo mai
quando allunga le Sue divine gambe nella nostra anima piedi di stelle si posano sul nostro grembo infiammando un cuscino umano di pensieri albergante i più soffici sogni di piuma
dove ogni stella
è
parola pulsante pronta ad illuminare una notte gravata dalla mancanza di note solari
dove ogni parola creativa è un uomo danzante su un mare infinito di accordi
immagina
quanta luce
depositi
in onde vibranti
nel mio corpo
Tu
nello
trascrivere il cielo delle Tue emozioni
in pagine che siano stati baci di tramonti albe profumate a festa colte fra sussurri confusi e slavine di dolori mentre sacri boschetti in fughe boccheggianti tagliavano con un rasoio un viso che non voleva più saperne di sorridere udendo il latrare di cani divorarsi a vicenda in notti impazzite di luna piena
comete di un altro mondo afflitte come Te da un mal d'aurora
l'arrivo di un genio segna sempre a grandi passi l'avvenire dell'umanità
rimette in moto belle figure permette di percepire il quotidiano vivere delle nostre superficiali abitudini ridendo delle nostre schiavitù
le irride
riempiendo le iridi d'ascolto di perle
nel vasto magazzino dei miei ricordi accademie funambole fra i fiori del male ed i bellissimi versi scritti per una Dama vestita di bianco
tutto iniziò con l'innocenza di un riso bambino che sapeva camminare fra due strapiombi su un filo di luce
il Tuo luminoso sorriso intagliato in pasta d'aceto risplende in me diffondendo a profusione l'oro di profumi eterni