Amare sino a morire,
nel livido colore di un corpo,
che muto urla dolore e dignità
ancorata sul volto emaciato e truccato.
Negli occhi paura, senza più sorriso di te, donna
avanzi in trincea tra violente carezze
umilianti, di quel che parevan
dolci movenze d'amore.
Illusioni annegate in fiumi di parole
bagnate ora del tuo sangue,
sogni e promesse infinite,
ora lancinanti ferite
inferte da uno squallido onore,
di maleodorante e infimo valore,
di una virilità vile e bestiale
che anela ad un piacere infernale...
e tu,
tenero e profumato fiore,
scintillante tesoro di dolce piacere
strappato e incatenato a folle possesso,
solo di nero, orrido terrore
veste la tua anima morente:
innamorata fosti della tua stessa morte...
inconsapevolmente.