Al mercatino andava di mattino
in compagnia del sol che levava.
Cercava di scovar tra l'anticaglie,
vecchiumi, scarti e cianfrusaglie
ed ogni cosa che gl'interessava.
Quel giorno sopra d'un banchetto,
ben'esposte in un canestrino
un mazzetto di lettere legate
ai lati con un bel nastrino.
Chiese, s'intenerì, pagò e le prese.
Lo ruotava in mano pensieroso,
quasi sapesse che qualcosa
d'immortale e strano nascondesse.
Una strana eredità quotidiana
che senza tema valicò la storia
forse senza peso e senza gloria,
come un giorno sarà anche per noi.
Poi quando le lesse si commosse.
Cinque messaggi di un legionario
scritti sul dorso di un calendario,
quattro parlavano d'amore
la quinta gli trafisse il cuore:
sono finito in mano dei ribelli
per l'ultima volta baciami i gemelli
non so che dire a te amore amato
anch'io domani sarò fucilato.
Eran datate millenovecento...
e l'amatore si riprese a stento.