Signore,
or soltanto forse saprò
se quel magnete che mi desti a cuore
perchè d'anime di poveri e sconfitti
ristoro mi svelassi e fossi
consolatore e demiurgo di rinascita,
adempiuto abbia davvero
la sua ardua ma tanto seducente missione.
Esser non poteva soltanto
virgola di dorata poesia
questa carezza vivificante
della mia fedele compagna teologia,
questo mi sussurrarono
i miei anni
rimasti sempre lievi
ascolta chi non ha voce,
sii del silenzio o dell'urlare
di chi impotente e prostrato soffre
foce di incessante preghiera,
o uscio trasparente da valicare,
perchè per te quel Dio si sveli,
che plasmato ti ha
con le cellule immortali
dell'autentico amare.
Ruggiscono la povertà e l'inedia,
il grido smarrito della gente sola,
anche nella festaiola cornice,
di questa terra romagnola.
Sono e resterò
Ersilio Tonini
e un augurio ora vi posso fare;
che i vostri cuori
sempre scintillino bambini
pronti a donarsi e donare.