Ricordo un viso da rughe disegnato
cotto dall'astro diurno e abbellito da un sorriso beato.
Ricordo mani possenti e dolci come farfalle prese in balletti
da cui partivano delicate carezze e dolci buffetti.
Ricordo una voce roca e profonda
che raccontava di una di una giovinezza rubiconda.
Ricordo un dialetto ormai dimenticato
che esprimeva un amore mai finito.
Ricordo una saggezza contadina e solida
che dichiarava una vita sempre pronta alla sfida.
Ricordo i tuoi ultimi attimi
pacato e sicuro dei tuoi fatti.
Ricordo il dolore mai finito
che mi attanaglia l'anima con un grido spaurito.
Ricordo di te, ma vorrei solo stringerti se passi di qua,
e poterti dire ancora ti voglio bene Papà.