Se volevo continuare
a vivere
senza morire
per quel che vedevo in ogni stanza in cui entravo
di un dolore alla gola
dovevo
sdrammatizzare ogni circostanza
non c'era verso di avanzare in questo modo
m'inventai così
sotto il tendone della testa
un circo ambulante
che mi seguisse ad ogni passo
con tristi pagliacci ridenti
non troppo in ansia per trapezisti funamboli e mangiatori di fuoco
e mentre ridevo di un riso quasi folle
dietro le quinte le terze e le quarte di una scala diatonica coltivavo un sogno di libertà naturale
sospeso ad un filo musicale di ribelle speranza
per gli animali soggiogati dalle grammatiche dei domatori
l'autore Vincenzo Capitanucci ha riportato queste note sull'opera
anche il domatore dominatore è chiuso nella stessa gabbia... e forse ancor di più ...