Ti prego,
non uccidere la mia dignità
del sentimento femminile.
La porta si socchiude
e la luce svanisce,
mentre con passo concitato
ti avvicini a me.
I tuoi occhi ardono
e il tuo viso contratto
si copre di rossore.
Impotente e immobile
guardo le tue mani irrequiete
colpire il mio corpo,
mentre i tuoi piedi percuotono la terra.
Non lo fa per piacer mio,
cerca solo di appagare il suo!
Le mie lacrime scorrono sul mio viso
in cerca di un senso, un aiuto,
quasi a supplicare
una risposta dal Cielo.
Vorrei gridarlo al mondo,
ma le forze mi abbandonano
e cado in un oblio profondo.
Al mio risveglio,
mille pensieri
affliggono la mia mente.
Che cosa faccio...
Scappo in cerca di aiuto,
di un luogo sicuro ove ripararmi?
Non c'è scampo...
il cuor mio lo sa,
che nessuno mi crederà.
Consapevole che solo un saggio,
può essere alieno da una ferocia
tanto umana.
Apro la porta, ma poi torno indietro,
la socchiudo alle mie spalle.
La mia stanza lì ...
fredda,
abbraccio il mio cuscino,
mentre il mio corpo in torpore,
attende un nuovo giorno.
Fragile e insicura
affronto la vita,
nella speranza di essere amata.