Infinitamente dolore
inseguito
al richiamo
del sangue,
goccia dopo goccia,
rivolo dopo rivolo,
a impietosire
pure la morte...
E esanime è così l'urlo
nell'ultimo sfogo.
Il demone assegna
la sua sentenza...
senza intendere difese
a immobilizzare
atti scellerati.
Perseguitando,
a dimostrare potenza,
uccidendo
per avvalorare onnipotenza.
Sulle lapidi crescono
dolci volti femminei,
un sorriso,
uno sguardo,
un sogno
a incorniciare eterni di essi
usuale sacrificio,
inferto in nome di una vita
da sconfiggere con la follia.