Come quasi cadendo
stanco, senza dormire
la notte prima,
mi alzo presto
questo Ferragosto.
Come tante altre volte
esco al mattino
e oggi profumo di alberi
auto lontane con vacanzieri
non più parcheggiate
una sopra le altre.
E col bus, nelle vie del centro
dove sollievo portano
estemporanee folate di vento.
Ma ogni giorno è diverso,
e ora la gente che osservo
segue lunghe code chilometriche
con la guida turistica...
oppure ha fatto un acquisto
è una bella donna
ma i suoi occhi sono tristi.
È annoiata nel turbine
del consumo bloccato.
E realizzo infine
stordito da stanchezza
e solitudine
come troppe guerre
sono accese per il mondo.
Come ne siamo responsabili
e quali gravissime conseguenze
subiremo. La catastrofe.
Il cambiamento, anche in positivo
ma è tempo di comprare l'armatura
con due zavorre...
per non esser portati via
da un vento che non ha ossigeno
che oltre l'atmosfera ci trascina.
verso il sole malato che trova
forza di gravità, ci richiama
alla gravità dei nostri tempi
per ritrasformarci vibrazione,
luce ed energia. Da cui di nuovo
amore e dolore, bianco, nero
e colori mai visti, vita nuova.