Potrebbe mai scorrere la mia pace
come acqua pura
e passare tra le fessure del dolore
potrebbe la mia penna allontanare le vespe
che pungono i miei reconditi pensieri
potrebbero i miei piccoli possedimenti
farmi regnare da un pavimento
potrebbe la sola aria che respiro
restarmi dentro quando sarò estinta
potrebbe questo piccolo tratto di dolcezza
rinfrancare il mio animo anoressico
potrebbe l'occhio di un cavallo
attraversare le praterie dei miei sogni
Sarei la folata del profumo di un fiore
che lascia nostalgia e sguardi perduti
sarei il passaggio lesto di un lampo
che illumina una notte nelle infinite notti
sarei la punta estrema dell'ago
che infila il tempo e cuce i sentimenti
o il filo di seta di ragno che si intreccia
e che un soffio bambino
romperà sorridendo
Un principio smaltirà in fine
l'ostaggio muoverà al suo ritorno
e lo vedrò riflesso nello specchio di una pozzanghera
salutarmi con un cenno al suo cappello
e scomparire...