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Il profumo dei tigli una sera di maggio

Ti muovi sempre
preda di mille tremiti
senza fermarti mai
muoversi
fuggire il dolore
ma il dolore è un cecchino
che dall'alto
dal basso
dappertutto ci aspetta

Mi piace il dorso dei vecchi libri
il silenzio
di quelle pagine ingiallite
lo sforzo, la vita
il dolore di chi scrisse
l'ansia, la gioia
le lacrime forse
di chi lesse quelle righe nere
di quegli uomini sfatte saranno
anche le ossa
ma sono qui ancora
con me
come un filo che non si spezza

E che soffro
e piango
sulla vita acerba
sulle mille e mille
porte chiuse
sul tempo nostro
perduto
sulla gioia, smarrita
sull'amore
che dura come il profumo dei tigli
una sera di maggio

 

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6 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 26/08/2013 08:38
    Sei da assaporare lentamente, da meditare profondamente... Mi segno il tuo nome per seguirti, da oggi in poi, come meriti.

6 commenti:

  • ciro giordano il 26/08/2013 20:37
    il mio grazie di cuore a Nico e Vera... davvero troppo, ma le vostre parole riscaldano il cuore...
  • Anonimo il 24/08/2013 00:01
    Una poesia davvero toccante, sia per la malinconia che per il senso dell'amore che dura come il profumo di un fiore. Questi versi arrivano in fondo al cuore ed allo stomaco, suscitando una serie interminabili di emozioni. E questo è, a mio parere, il grande merito di un poeta. Complimenti.
  • ciro giordano il 23/08/2013 22:26
    non avendo l'abitudine di coreggere molto le poesie, piuttosto le butto giu' così come vengono, quindi cara Chira mi fa molto piacere quello che mi dici riguardo la strofa centrale, è molto confortante per me, perchè c'era il rischio di sembrare avulsa dal contesto... e poi lo sguardo attento che hai avuto... mi fa davvero piacere, e ti ringrazio molto... Così come ringrazio te Stella, sei stata davvero cara, ed un grazie anche a Maddy...
  • stella luce il 22/08/2013 21:43
    quanta maliconica e tristezza in questi versi... il dolore non ci lascia mai... e l'amore dura quando il tempo dell'aroma di un fiore... bellissima
  • Anonimo il 20/08/2013 22:10
    La prima e l'ultima parte recano versi di dolente introspezione se non fosse per quel profumo dei tigli che inebriano il sentimento d'amore... anch'esso sfuggente e caduco ma INTENSO. Nel mezzo come ci fosse una terza poesia a se stante, invece è elemento di unione: si lega agli altri versi nel sentimento comune di consapevolezza sofferente che unisce l'autore al destino degli altri uomini che hanno scritto e letto molto tempo prima, in un filo d'umanità che non si spezza. Bella bella, Ciro!
  • Maddy il 20/08/2013 21:54
    Bellissima complimenti

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