All'entrata della grande porta c'era scritto:
"Se è vero che un lago può diventare mare
e se dentro ogni bruco qualcosa già vola,
chi saprà dire Quale sarà la farfalla?"
La terra di Hano era famosa in tutto l'universo.
Navi che vanno e che vengono.
Giardinetti del fare che spuntano in tutte le strade,
allarmi continui per tutte le cose
e bisogni che fottono,
che fanno perdere la via,
ogni volta per ogni volta.
Ogni parte è una parte, il confine è scordato
e le ombre della gente vivono sul serio,
stereo e nastri che si avvolgono.
Piccoli gesti che si ripetono,
la sensazione di fotografia,
il secchio della concentrazione che fa fatica a riempirsi
e poi immagini,
fiumi di storie che si scrivono e che non vanno da nessuna parte.
La bandiera della grande casata del grigio metallico si ergeva comunque
al sole e al tramonto.
Come è amaro lampeggiare quando manca lo sfondo.