Colgo nella voce sua roca
un sottile vermiglio dispiacere
una nota dissonante
tra note arcobaleno
del suo essere farfalla.
La giostra gira ancora,
vertiginoso, folle destino
afferra i suoi polsi
in un giro violento, assordante
destabilizzante per quel corpo di giunco.
Grandi cellule, nutrite
dal fumo corrosivo
senza occhi né fauci,
una bestia nera... in un anima bianca.
Hai sferrato colpi
su pareti di sapone
dopo aver trasformato
linee rette in cerchi invalicabili,
ci hai girato intorno
per lunghe notti
cercando angoli di ristoro...
la vita è al vento,
un aquilone attaccato a un filo,
punisce, insegna... poi ritorna.
Armonioso contrasto di luci,
ora le vedo...
"nei tuoi begli occhi di verde vetro."