Ma quando poi t'accomodi
Che frottano i pensieri
Gl'astri son letto spinoso
Nell'indugio d'un insignificante sera
A sospirare su tentenni difesi da tempo.
Le cose muteranno o loro daranno mutamento.
Ci trasformeranno addosso allontanandosi
Fra le pieghe delle nostre macchie
Come diritto non scritto
S'impadroniranno dei verbi a estirpare parole
Da ogni ego riferimento che ci siamo
Cuciti dentro con saputa negligenza
La tua parte immorale lancerà
L'insidia negli specchi per ghermire
Abile inebriante riflesso
Nastri d'interrogativi abbandonati
A gemmare a se stessi
Panieri di forse di vari colori
E fibre d'atteggiamenti
a non lasciar orme ne dentro ne fuori
Ma a far voragini dentro
Gli sguardi d'un balletto in coppia
Uno fissato all'altra
Fino in fondo
Come spade d'incuneato acume
Uno ed ancora l'altro fino al vertice
Fino a far ritorno al niente
Ammucchiato tra mille cose
Sdraiato fra i pensieri
Forse d'oggi, forse di ieri