Penso spesso a quando lascerò questo mondo e il mio abito mortale verrà deposto dentro un'urna.
Che tristezza! - Penserà qualcuno.
Della morte e della sofferenza non ho paura, ne ho il rispetto.
Temo il giudizio di Dio e la sua condanna!
Già, perché i miei peccati sono tanti, a cadenza quotidiana. E non esiste cura. Non si può non peccare finché si ha un corpo da nutrire, da vestire e da curare.
E il cuore? Anche il cuore va nutrito con tenerezza, va vestito con i sogni più belli e va curato con la compassione ed il perdono.
Davanti a tanti e tali bisogni come non essere egoisti o egocentrici? Rimetto nelle mani di Dio i miei timori, le mie paure, le mie incertezze.
Se un giorno dovessi perdere la lucidità, chi mi potrà comprendere? Chi giustificherà la mia sofferenza e il mio dolore? A Te che sei Onnipotente, affido la mia Anima alla Tua Misericordia.
Amen!