Prenderò il mio cappello
lo poserò sul bancone
riporrò la penna nel taschino.
Butterò la testa in un angolo di mondo
le braccia tese ed arrese.
Finisce il giorno tra le oscure persiane
le gambe ormai stanche non andranno oltre.
Quel cupo canto
nel vento impetuoso
ed ecco in arrivo l'odiato riposo.