Acre l'odore di fumo e muffa
in quella casa di silenzi e sospiri,
mi giunge nauseante
impedendo respiro ai polmoni.
Lo sento ancora,
poi ancora,
il passo pesante
come volesse calpestare il mondo,
si muove al ritmo della follia,
a volte piano... carapace indifeso
a volte lesto, come volpe spaventata.
Lo sento munirsi d'armi
per conquistare la pace,
dove arma la mano
pace non ci sarà...
Folle, uomo indifeso
bambino senza età.
Mi dolgo del suo stato
del suo vivere a metà,
in un silenzio di tomba
quando brilla il sole
nell'estate che muore,
in un grido violento
tra musica e suoni,
del suo vivere quotidiano...
la notte un saliscendi
di funi tra sogno e realtà.
Lui ignorato, messo al bando, si ribella,
vive di stenti, di bui sentimenti
in un covo di crocule
cercando i perché.
La vecchia, anziana crocula
s'appoggia al bastone
lo stesso che a lungo ha colpito,
medita osservando il maltolto... il raccolto
di un campo mai arato.