In cerca del migliore linguaggio
potrò insegnare ai rami e agli alberi
l'infinito diletto
che accende il cuore
se le circostanze
lo consentono?
E la pioggia che porta un tesoro onesto
scioglie la ragione
non disdegna il silenzio
carico di nubi
E la luce si scontra
con la pietà troppo
incauta di un Io che
attende la sua sentenza.
Tu sei quella angelica figura
che mi dirà fino a quando
potrò sognare un autunno
che ha il respiro dolce
non il profumo
della primavera
e il sapore del vino incastonato
nella nebbia
pigra e discreta.