Giravolte in vortici densi
spinta da un vento che m'incontra a piedi nudi su passi dimenticati
inciampo in un'altezza cobalto.
La luna è l'unico riflettore puntato su di me,
vuoti in posizione embrionale.
A gambe chiuse partorisco ricordi che non piangono;
cianotico pensare.
Un cielo denso di nubi strane, cianotiche, che vorresti ignorare, ma sono lì, come vuoti ricordi. Spero di averti interpretato bene! Ma che fine avevi fatto? Era un bel po' di tempo che non postavi. Ciao Claudio
Mi associo a Riccardo: molto particolare. Mi hanno colpito le parole: "vuoto embrionale" e "cianotico pensare". Dà l'idea del disagio provato in un determinato momento al nascere di un pensiero che non trova le parole giuste per essere espresso. È giusta la mia interpretazione?