Lievemente entro senza far rumore
piccoli passi tra ciliegi sfioriti
foschia lontana ricopre la valle.
Rintocchi costanti
gesti consueti
rinato è il pesco seccato.
Come soffio di vento
attraverso i filari tra acini maturi
il tempo del succo ormai è arrivato.
Non proferir parole invane
muta resta come la quercia
ben radicata nel tuo pensare.
Piccoli furono i passi che qui mi fecero entrare
saldo ora è il tratto
umilmente modesto il verso.