Anche la mia farfalla è roccia,
io lo so.
Scalzò irrisolutezza e afflizione
che coloravano il quadro della gagliardia mia.
Volteggiava sopra perfidie e tristizie,
s'è sempre difesa.
Attaccamento, passione e fiamma
a me issava!
Contagiava tutto ciò che solo
di bene si può propagare.
Niente in cambio bramava,
desiderava solo per me.
Esser di terreno massiccio non aiuta a capire,
la terrena vita chiude la tunica del nostro senno.
La mia farfalla ora tempella
le ali al cielo d'incanto.
Lei ora sa più di me,
sa tutto.
Scherma la mia insipienza
a talune domande.
Terreno massiccio ancor son io,
non ho dominio di recepire.
Nell'eternità ella mi para
dalle rapide acque che in limo vogliono farmi divenire.
Perché lei è roccia anche se son ali!
Nei terreni massici noi crediamo il male ha vinto,
ma nell'autenticità della cristallina polvere
che è diventata la mia farfalla
tripudia su tutto!
È sempre roccia che volteggia,
è sempre lei!