Provo a imbracciare un fucile
ma dai tempi del militare
non ricordo più come si fa.
anzi a dire il vero, il militare
non lo volevo fare. E ho sparato
come un cretino mirando il mare.
Avvolgo la pellicola del film
della mia vita stonata e suonata
in modo distorto con torti fatti e subiti
contorti pensieri fumanti, azioni scoordinate
un senso di identità mai riconosciuto fino in fondo
in sala dove c'è il montaggio, consegno me
e sulla mia pellicola ci lavorano, davvero da certosini
cambiano immagini, e mi doppian con nuova voce
ma non vi sembra troppo feroce?
Ed eccomi con la mia nuova identità, contemporanea:
sono a tavola in una casa di lusso, due figli e la moglie
poi un'amante come lei che lo ha già,
sono dirigente di banca, massone, ho un gran balcone
facciamo festini segreti per i nuovi arrivati
ma il fatto è che mi sembra tutto uno schifo.
Stop. Ma che troiaio di vita è, pellicola corro
nella sala di montaggio, a quest' ora deserta
è tardi, ci penso io a rifarmi la vita.
E mi ritrovo qui or come sono, in un mondo parallelo
che è talmente vero, che non posso crederci.
Ma in fondo in fondo tra poggi e buche,
la mia vita fin' ora di fotogramma in fotogramma
la prendo così. Certo il cuore batte e balbetta
devo far con calma e non aver fretta.