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Lo squadrone... che tremare il mondo fa
Di un eccezionale Paolo Rossi.
Sta sfilando una squadra di calcio:
è l'invincibile armata
lo squadrone che tremare il mondo fa.
Il primo è il portiere: Rolling Mountains, montagna rotolante,
un portiere grosso e intelligente come un container.
Ha due mani così, due spalle così, due schiene così!
Una volta ha stretto la palla al petto
e l'ha persa tra i peli del torace.
Quello è il terzino destro Filetti,
detto Termozeta,
perché stira tutto quello che vede,
è un animale tipo per scuole barra,
ma un po' meno colto,
anche se sa leggere,
legge moltissimo;
legge gli sponsor sulle magliette:
Fiorucci, Barilla; sa leggere anche in latino:
Mediolanum, Muppye (il filosofo del gruppo),
e quello è il terzino sinistro Masolino Zecca, vai zecca!
Zecca s'attacca all'avversario e lo devasta appunto come il suo cognome.
Gioca a sinistra perché è comunista
ma a volte a Lega per protesta,
famosa la sua dichiarazione,
crede nella classe operaia ma non nei negri;
cazzo volesse dire?
Comunque è quello che dà la linea alla squadra e quello,
quello è lo stopper Attila Gheppels.
Con Attila i centravanti avversari non hanno proprio vita,
assolutamente;
ad Attila infatti le squalifiche non gliele danno a giornate ma a lustri:
un lustro due lustri tre lustri di squalifica.
E quello è il capitano, capitano, mio capitano,
è il libero Falco De Falchi,
dotato di un notevole bagaglio tecnico,
e soprannominato "Bisturi"
perché anziché entrare sulla palla
entra direttamente sulle palle dell'avversario;
e gliele porta via così! Senza neanche sfiorarle!
Ma è corretto sai?!
Una volta vedendo un giocatore avversario in difficoltà,
per consentire al massaggiatore di entrare,
gli ha gettato le palle in tribuna!
E quello, e quello è il gioiellino della squadra:
Poletti 16 anni 118 miliardi!
Si mormora sia figlio dell'unica notte
di ciucca della sua vita di Gianni Rivera
con una spogliarellista di Modena.
Ha preso sia dal padre che dalla madre:
famoso il suo lancio di 80 metri come il padre,
che però prima di farlo deve togliersi le brachette come la mamma!
Ed è calcio spettacolo!
E quello è il centrocampo
i tre fratelli Gino, Pino, Lino Mainardi,
che i tifosi chiamano più affettuosamente "Le Merde"
dal cognome della mamma.
Prima della patita per portarsi fortuna si calpestano a vicenda;
visti dalla tribuna sembran di colore
ma da vicino si vede benissimo
sono bianchissimi,
hanno solo dei problemi con le mosche!
E quello, quello è il fiore all'occhietto della squadra...
è un centravanti francese:
Mortimit, un centravanti orfanello,
che nasconde un terribile segreto:
sua mamà... era una puttana,
e suo papà... era una puttana anche lui;
un figlio di puttana al quadrato...
che lancia la palla così veloce,
ma cosi veloce,
ma cosi veloce,
ma cosi veloce,
ma cosi veloce,
ma cosi veloce,
ma cosi veloce,
così veloce...
che la palla quando entra in porta cambia fuso orario...
E così Mortimit, pensa, segna prima che inizi la partita!
Ecc... ecc...
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1 recensioni:
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- c'era Zoff... chiamato per il Suo mutismo il TermoZeta... fra le sue ciglia arcuate bloccava ogni pallone... Filetti... era amico-fratello e cugino di Gentile... e come Lui era molto gentile... collezionava dopo averle stirate a terra strappi di maglie... sulla sinistra c'era Cabrini... che veniva allo stadio con l'eleganza di un Cabriolet... ma quando accelerava sulla fascia.. non c'è n'era piu per nessuno.. e poi c'era Tardelli... che arriva sempre un po'tardi sul pallone... preferendo vedere il pallore sul volto terrificato dall'urlo dell'avversario... e poi diventa un commento un po' troppo lungo... e rimarra anonimo come l'arbitro di quella partita...
simpatica Auro... con molti falli da rigore...
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