Puoi pure morire sotto questa tenda di carne,
che si divincola sballottandoti come maroso
in questa tempesta di sensi.
Le mie colline non più verdi
ti percuotono il volto,
che atono resta a guardarle
per poi tuffarsi tra questa carne,
che si dilata sotto calde mani...
come cibo ti nutri dei sospiri soffusi