La primavera imborghesita
perde i fiori e le rondini,
per divenire ospite di ballo
in feste mascherate,
L'inverno se ne sta ai tropici,
l'autunno appare ghiacciato,
le rugiade divengono fiumi impetuosi,
le brezze marine divengono proiettili.
Con versi incisivi doloranti e dolorosi hai saputo descrivere tutto lo scempio che l'uomo fa sulla natura, stravolgendo così il ritmo delle stagioni. L'uomo che doveva essere custode della natura è diventato invece l'amaro violentatore. Con piena condivisione. Rosarita