Mano raggrinzita
fa da piedistallo
a viso stanco
scavato da rughe del tempo.
Sguardo perso
verso un infinito lontano
occhi affossati incastonati
privi di luce.
Immerso tra pensieri nascosti
tra mondi a te solo noti
impenetrabile resti
immune da ciò che da fuori arriva.
Ti osservo.
Incompreso uomo
tra una folla
di solitudini malate.