Ardimentosa spada a ridosso dell'alito
È la reminescenza roboante alata
Delle nuvole di settembre
Fra il manto della volta chiara australe
In questo tiepido
nel vespro, verniciato di salmastro
S'adagia sovrana
un anemone, nel guizzo di mare
E le tue dita,
strette alla mie sono fermi
Fra i palmi arenati insieme
Ogni cosa si scioglie smagliandosi
In teneri cristalli di tenerezza lieve
Come sfumatura d'onda incapricciata di spuma
A non cambiar quel mutare di lamina scarlatta
Che mi dilata il petto d'adagio calmo
drappo della tua beltà nel nostro estasiarsi