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Inchiostro

La tua presenza muta
per me fu conforto grande
eravamo due anime sole
due solitari fiori
al freddo
che si specchiavano l'un l'altro

Perchè è grande l'angoscia
non del sentirsi soli
ma dell'abbandono

 

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5 commenti     5 recensioni    

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5 recensioni:

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  • Vincenzo Capitanucci il 05/10/2013 04:38
    Bellissima Ciro.. trovare conforto... nel nero dell'inchiostro..

    di una grande sensibilità poetica..
  • Raffaele Arena il 05/10/2013 01:35
    Poesia intensa e drammatica per la sua oggettività di un sentimento espresso a livello personale, che, di questi tempi purtroppo si propaga come una pandemia. Restare soli per un lutto, considerarlo come un abbandono, oppure per la scelta di una persona che cambia percorso. Sentita e piaciuta.
  • silvia leuzzi il 04/10/2013 22:00
    Oh Ciro che piacere incontrarti. Versi mesti che spalmano, come pennelli pregni di colore su una parete bianca, il vuoto pesante dell'abbandono. Ciao a presto Silvia
  • cristiano comelli il 04/10/2013 21:04
    Verissimo, l'angoscia dell'abbandono; beato e nobile chi è in grado di trasformarla in risorsa per trovare un nuovo se stesso in grado di ricaricare la sua solitudine per farne di nuovo grembo per nuovi incontri.
  • Anonimo il 04/10/2013 21:02
    Certamente, una sensazione di grande sofferenza, quella dell'abbandono. Forse ci si abitua più alla solitudine che non all'abbandono, sebbene io veda la solitudine come una conseguenza dell'abbandono, anche se non fisico.

5 commenti:

  • ciro giordano il 05/10/2013 16:06
    grazie Caterina, sempre supergentile..
  • Caterina Russotti il 05/10/2013 15:52
    Rimaner soli, è come essere una margherita spoglia! E scrivere aiuta a colmare quel vuoto. Splendida
  • ciro giordano il 05/10/2013 13:14
    ma che bella sorpresa cara eos!
    grazie, ti abbraccio
  • carmela marrazzo il 05/10/2013 12:27
    la solitudine, da un certo punto di vista, è tutt'altro he negativa... può anzi riempire il vuoto dentro se vista come occasione per ritrovare se stessi... perché è il vuoto che genera la sensazione di abbandono, e quello si allarga indipendentemente dalla quantità di gente intorno.
    un amico/a di penna, a noi congeniale, anche se silenzioso/a, ci parla più sonoro di quanto si possa immaginare... in quel caso l'inchiostro può davvero unire più della vicinanza fisica.
    proprio bella Arturo!
    ti abbraccio
    eos
  • ciro giordano il 05/10/2013 09:04
    grazie a tutti, di cuore

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