Nella vigna della vita qual m'hai condotto
un innumere di sommelier
attende con smania eminente
il tuo adimarsi, il tuo cadere.
Spremerti, sopprimerti, torchiarti.
Oh che arrivisti, taccagni, opportunisti che sono!
Vogliono di te far quel mosto per dissetarsi.
S'auspicano che sborniarsi del nettare tuo
dia loro la virilità, virtù, vigoria che ti discerne da loro.
Ma mamma mia
tu sei il grappolo d'uva più veemente,
del vino più eccelso.
Che non precipita mai.