Sono i poeti i primi a cogliere gli inganni
benché celati dall'ombra di macchinosi trucchi,
li sentono nell'aria,
come i bambini e i cani...
I poeti non possono tacere
al suon dell'ingiustizia.
Soffrono, ascoltano, ma non tacciono,
raccolgono rabbia e la fanno urlare.
Fanno cantare e urlare la penna per scuotere le menti
alle persone fiduciose, impotenti.
Empiono pagine di vibranti pensieri i poeti,
e di sogni per tutti, di pace e di onestà.
Sanno i poeti che democrazia non è solo parola,
lo gridano forte e spesso profeti inascoltati,
narrano invano
del declino di popoli passati...
I poeti conoscono col cuore, come i bambini,
lasciano uscire luce da sguardi trasparenti
perché ciascuno colga presto un raggio
e poi ne faccia vita insieme ad altre vite, con coraggio.