Navigli quieti,
silenzi e canneti
nella sera mantovana,
tace la campagna,
l'osteria del viandante
e le feste di paese,
primo del mese e la tua mano scivolare sul volante
sullo sterzo impazzito,
lo stridere acuto in un baleno
e il pedale del freno,
il tuo grido rimasto muto.
Oglio e un groviglio
appuntito di lamiere,
vedi la gente
le facce sgomente,
l'auto sepolta
sotto alle ruote di quel mastodonte.
Senti la brezza fresca,
giugno che carezza la pianura,
saluti l'estate, guardi i pioppi,
chiudi gli occhi e ti lasci portare
dal respiro della notte
lungo la statale.