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Poesia che non sà sbiadire

Sei lì sdraiato
velato appena un po'
da un lenzuolo candido

Hai chiuso gli occhi
e calmo anche il respiro
placato il vento caldo
degli ansati d’amore

Resto lì a guardare
carezzo i tuoi capelli
quasi con timore
di turbare
mentre tu segui un sogno
nel buio immenso mare
dove io so che
mi potrò vegliandoti
solo accostare

Mi infletto un po'
il viso sul cuscino
ascolto il tuo respiro

mentre ti faccio
una carezza lieve
e resto a te vicina

Strette le dita
come a legare il mondo
mentre i pensieri scorrono
fra le nostre mani
e passi sussurrati
non tracciano sentieri
solo i ricordi e sogni
le orme senza fine
con te cammino
seguendo gli orizzonti
che non hanno stelle

Un gesto antico
fatto mille volte
e cerco altre parole
forse un altro verso
che mi dia un domani

Ma quel tuo sorriso
veste ogni silenzio
e sembra una poesia
che non sa sbiadire.

 

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1 recensioni:

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  • Rocco Michele LETTINI il 12/10/2013 19:14
    Sublime la quartina di chiusa che esalta l'intiero costrutto romanticamente scorso...

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