Perle di memoria
che ogni tanto
tornano a volare
nei cieli della mente,
dove albergano
amorose passioni
e questo mio cuore
impenitente.
Fremiti e palpiti
che vibrano forte
e non accettano
di andare sottobraccio
con l'età.
Così torna frequente
il meditar di fughe
dall'inverno,
dai brividi di freddo
sotto pelle,
di questa vita
che diventa inferno
in certe notti
che sembrano ingoiarti...
Di certo nessuno vede,
né tantomeno sente,
quel mio viaggiar
col cuore a fari spenti
in cerca di una luce
nella mente e quel
tepor d'un tempo,
che ricuciva, lesto,
i miei tormenti.
E mi rimane in bocca
il Tuo respiro lieve
e le Tue braccia strette
attorno al collo
che lasceranno il posto
alle catene
del divenir degli anni
e delle umane pene.