Sono stufo di certi atteggiamenti
pure i miei, continui disutili lamenti.
Vedo in giro cattivi comportamenti
in chi ci comanda, ci controlla e
vuole svuotare, la nostra umanità.
Così non và, cosi non và!
Una dittatura chiamata democrazia
una democrazia che non si sa che sia,
chi ha privilegi o li perde o ci si lega
e di te non gliene importa una tega,
per non dire parolacce, intendevo sega.
Così non và, così non và.
Troppo speso l'ira mi assale,
mi trovo con un forcone in mano
e l'inferno intorno. Subito incontro
il superiore, che ride e ride, ma che cazzo ride?
Sono nato che già piangevo, avevo già capito tutto...
Così non và, cosi non và.
Non c'è liberta, canta Jovanotti,
se non l'hai tu con due miliardi di villa
dimmi un po' chi ce l'ha. Ma non ce l'ho con te
ma il sistema che tu critichi e in cui ti adagi.
Probabilmente questa è rabbia, invidia
di chi da mattina a sera rimane chiuso in gabbia
come una belva infuriata, vede passare visitatori
esseri alieni, mostruose, li odio, mannaggia!
È questo che specie è? Diabolicus... ah... interessante.
Non passa la furia, non paga la guerra, ora mi fermo
che sennò cado in terra. Ma la terra non c'è, è tutta marcia
per contaminazioni radioattive e monete sotterrate
da politici, mafie, e istituzioni fasulle telecomandate.
Che in realtà ipnotizzati continuano a perder tempo
quando purtroppo il tempo è già scaduto da millenni.
Nel loro teatrino con Pulcinella e Arlecchino giocano
sul nostro destino. Ma un giorno è vicino, non sarà l'apocalisse
ma il trasformarsi di certi soggetti, come zebre, a strisce.
E noi pastori di nuovi animali, torneremo in luoghi senza eguali
dove potremo fare all'amore, senza nessuna inibizione,
così per tornare a un Eden che era, e non è mai esistito.