Io e te soli
ci guardiamo nel silenzio
scrutando l'avvenuto
effigi moventi
rievocano ciò che fu
di tutti i desideri
le aspirazioni
tempi che accompagnarono
il destino...
abbassando le armi
mi confronto sempre con te
difronte allo specchio
e nell'opaca luce.
"Siamo consiglieri e spesso arbitri di noi stessi ma anche i peggiori nemici"... cit
Come guerrieri, troppo spesso disillusi e sconfitti, ci si ritrova a scorrere il tempo che è stato e quello che rimane; nebbie ovattate accompagnano e avvolgono i passi a venire, quasi a proteggere...
Quello specchio sa tutto di te, tu di lui, il confronto è quasi sempre triste in quella "luce"... basta poco però, una smorfia, un sorriso e in quello specchio potresti trovare cose bellissime che hai vissuto e che potresti rivivere...
Bella poesia Giuseppe, mi ci ritrovo dentro!... bravo!