Ho finito di navigare per mari assetata d'amore:
tu sei il mio approdo,
in te getterò l'ancora,
dimorerò nella terra promessa dei tuoi occhi.
Mi turbi la mente ed il cuore,
dentro l'anima è tempesta.
Spazio e tempo si convergono nello stesso punto
quando le tue mani stringono le mie:
c'è un intesa che appassiona,
che travolge,
mentre noi, esseri fluttuanti,
galleggiamo in un universo senza dimensione.
La tua figura sarà il mio confine
tra i sogni e l'incedere dei giorni,
dolce ed indistinta la tua voce
cullerà i miei pensieri.
M'astrarrai dalla realtà per condurmi nell'oblio.
Giaceremo silenti su di un letto di gigli
sotto una coltre di nubi
e tu traccerai sentieri tremanti
sul mio viso
con sospiri inquieti.
Sopra noi voleranno i gabbiani.