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Il miracolo delle castagne -leggenda-
San Rigo dopo aver duramente lavorato
fermatosi un istante a riposare
udì alcuni montanini del paese
lamentarsi per giustissime pretese.
Dicevan d'esser disgraziati
nel vivere in montagna,
più sfortunati
dei contadini al piano
i quali coltivando il grano
avevan il sostanzioso pane da mangiare.
Senza poi contare
che i mezzadri che il colle abitavano,
oltre l'olio per condire
un delizioso vino potevan gustare.
Loro invece poco possedevano
grazie all'asprezza del paesaggio:
un po di latte e formaggio,
qualche pascolo verde per il foraggio
qualche fungo, legna da ardere
per l'inverno...
rispetto agli altri misera
vita la loro, assai dura.
Commosso da quel lamentarsi
San Rigo nel bosco ritirandosi
chiese al Signore
che ai montanari fosse concesso del pane
nutriente
per non soffrire più la fame
e serenamente l'inverno passare.
Apparve improvvisamente
sul ramo del castagno
un frutto strano:
un riccio verde tondo, molto spinoso.
Il santo lo raccolse e lo mostrò alla gente,
che nel costatarne l'aspetto curioso
pensò non valesse niente.
San Rigo molto sapientemente
spiegò che se di spine era armato
lo era per proteggere l'intimo tesoro
dallo scoiattolo e dal ghiro.
Appena lo benedì
con il segno della croce
miracolamente
esso s' aprì
mostrando tre castagne
gonfie e lucide.
Con santa pazienza
fece loro presente
che finalmente
avevan un dolce pane,
per nutrirsi e svernare.
Dettò però una condizione
da rispettare:
se son tre castagne
che il riccio contiene
giusta ed equa doveva esser
la loro spartizione.
Una di diritto spettava al padrone
del castagneto,
la seconda a loro stessi come provvigione,
la terza ai poveri per saziarli dalla fame,
per rispettar la volontà divina
che vuole la ricchezza
esser in tre parti uguali divisa:
a chi la possiede,
a chi lavora
e a chi non potendo lavorare
di stenti sopravvive..
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8 recensioni:
Anonimo il 15/11/2013 17:40
Bellissima favola in versi! Complimenti!
Anonimo il 31/10/2013 07:12
bellissima, sei davvero molto brava
- Grande Loretta...
Davvero molto bella!..
)
- Una bella favola che insegna scritta benissimo
laura il 30/10/2013 09:59
Non conoscevo questa bella parabola, raccontata da te in maniera meravigliosa! Sei stata davvero brava! L'ho letta più di una volta. Complimenti Loretta un grande saluto
- Meriti il mio solito "bravissima".
- meriteresti un proscenio più ampio e di maggiore lustro!
brava!
Anonimo il 30/10/2013 08:39
Errore: <il vero senso...(ho omesso) della vita>. Chiedo scusa.
Anonimo il 30/10/2013 08:21
Che meravigliosa, attualissima parabola ci offri oggi, Loretta! In tre pensieri soli l'etica vera, il vero senso che dovrebbe esser vissuta da tutti: Io che produco per me e per gli altri; Io che positivamente mi servo di quanto la vita mi offre e gli altri mi offrono; Io che non penso solo a me, ma anche a chi più bisogno ha di me di giusto aiuto. Grazie.
Chira il 30/10/2013 06:46
Non la conoscevo e scoprirla in tali versi è incantevole!
- Per compensare il rigore dell'inverno... San Rigo... pregò il Signore... delle Altitudini.. e sugli alberi crebbe un cereale..
molto bella L'or...
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