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I presepi di San Gregorio Armeno

"Ui napulità,
nasce ancora tra le braccia de chistu Natale,
a fantasia d'o presepe
che te vole ffa sognà".
Accanto al bambinello e all'asinello,
e al trio di magi ch'oro incenso e mirra dona,
che ci mettiamo, ui, magari ancora
l'effigie del dio do pallone, Maradona.
Ci metteremo sopra tante stelle,
ch'ammure fanno sempre con il mare,
e d'oro stu guaglioncello tenerello,
ch' il mondo venne e ancor viene a salvare.
O forse qualche giudice o politico,
ceselleranno un po'le nostre mani
se poi ci gira proprio a ispirazione,
li riprodurremo con nasi e volti strani.
Pecchè o presepe è o core do Natale,
ma iss'è pure un grande Carnevale,
ppe ffà ride un po' i vecchi e i bambini,
e ffà senti tutte quante cchiu vicini.
A te ora parlo, dolce statuetta,
creatura delle dita mie, aver non devi fretta,
d'essere plasmata perchè sai,
tu pure davanti a' mangiatoia finirai.
Sona Napule, sona a tarantella,
ch'o Natale lo fischietta Pulcinella,
ch' o presepe è un castello di sorriso,
che te sa regalà in sta terra u paraviso.
O presepe è o nome della fantasia,
na canzone che te porta na poesia,
nu specchio e core in cui o munno risplenderà
delicato e infinito
come o spirito napulità.

 

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7 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 31/10/2013 16:32
    Caro cristiano, la tua poesia mi ha fatto venire in mente Eduardo con la sua opera: Natale in casa Cupiello.
    Al di là del dramma, si coglie in pieno tutta la "napoletanità" del presepe, così come giustamente hai descritto tu. Certo, oggi, si sono aggiunti personaggi che poco hanno a che fare col presepe vero e proprio, ma non con il presepe napoletano che rimane una espressione viva ed attualizzata di una cosa passata.
    Complimenti!

7 commenti:

  • cristiano comelli il 31/10/2013 22:40
    Caro Salvatore, l'accostamento a Eduardo De Filippo mi onora, non sono degno di tanto, lui era un grandissimo che testimonia una volta di più la grandezza di Napoli. Chi riduce questa città a camorra e munnezza abbia la mia più totale riprovazione, è soltanto un ignorante. Ciao e grazie ancora.
  • Alessandro il 31/10/2013 20:38
    Affascinante celebrazione della cultura napoletana.
  • karen tognini il 31/10/2013 18:13
    Ciao Cristiano.. credo che Napoli sotto Natale sia unica.. tra santi.. statuette.. e i loro idoli calciatori..
    Bravissimo..
    Ciao
  • loretta margherita citarei il 31/10/2013 17:01
    concordo con salvatore, molto mi ricorda la commedia di edoardo, bravo
  • SalvatoreCierro il 31/10/2013 16:35
    a scrivere hai scritto bene, però si vede da alcune espressioni che non sei napoletano, ma comunque è un bell'omaggio alla mia città grazie
  • cristiano comelli il 31/10/2013 15:25
    Dunque, intanto mi scuso con tutti gli amici di una città splendida di cui sono da sempre innamorato se ho storpiato il loro dialetto con qualche errore di troppo. Sottoporrò la poesia a un mio collega e amico fraterno della terra di Partenope affinchè mi corregga tutto il correggibile. Napoli è una magia, settimana di sette feste come la definì Claudio Villa in una canzone, e ho voluto dichiararle il mio fraterno amore in un'asse da Milano a Napoli ispirandomi a quel gioiello di creatività, fantasia e amore artistico che sono le statuette di san Gregorio armeno. Per il resto è vero, il napoletano parlato è musica per se stesso. E meno male che c'è. Cordialità.
  • SalvatoreCierro il 31/10/2013 15:15
    il napoletano da la musicalità a tutte le parole, buon uso della lingua, caso mai se ti interessa ne ho scritte tante in napoletano, ciao

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