Pompose saranno le ore della vita mia,
a te le affiderò, rispecchi il sublime.
Le ciocche di sofferenza
ti lascerai alle spalle,
di un esistenza più pensata che sognata,
ne diverrò il realizzatore.
Nella poltrona del desio
m'accomoderò,
mi unirò a te in profondità,
mi lascerò distrarre da te.
Scoccherò respirandoti,
mi schiuderò denudandoti,
fa che io dedichi a te la sinfonia
d'un cuore armonista.
Proteggiamoci noi,
mansueta sarà la trafila,
nel brillio invasivo
scintilleremo attraversando
il campo minato nostro
innamorato.