Con la penna tra le dita, mi ha colto di sorpresa la lira di Morfeo
e ho ceduto alla musica dell'oblio.
É notte fonda, e profondo e spettrale è
l'abisso nel quale mi ritrovo a cadere, e
piano piano mi circonda, mentre lentamente,
le pareti ricoperte da quella melodia
lontana nel ricordo, si avvicinano sempre
di più, arrivando a stringermi in
questo vortice lacerante che altro non è:
un fiore di loto.